Quindici anni dalla riforma che creò l’agricoltura multifunzionale

Tante novità nel sesto rapporto annuale “gli Italiani e l’agricoltura”, realizzato da IPR- Marketing per Fondazione Univerde e Coldiretti in occasione del compleanno della legge di orientamento firmata dal ministro dell’agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio il 18 maggio 2001.

Il 76% degli italiani pensano che gli agricoltori aiutino l’ambiente, in particolare tenendo vive le tradizioni (32%) e impedendo la cementificazione del territorio ( 23%).
Il 66% (dato in crescita negli ultimi anni) conosce e apprezza la multifunzionalità ma questo consenso cresce ancora rispetto alle singole attività della nuova agricoltura : l’89% apprezzano gli agriturismi, 88% le agroenergie rinnovabili,85% i farmer’s market,80% le fattorie didattiche. L’88% vorrebbe un mercato di agricoltori ( Farmer’ Market ) vicino casa. I sindaci li accontenteranno?
Ma gli italiani sono anche sempre più schierati per la sicurezza alimentare e AntiOgm e AntiTTIP.
Infatti solo l’11% è favorevole ai cibi OGM mentre oltre il 75% è nettamente contrario e ben l’89% vuole etichette NoOgm sui prodotti.

Il TTIP( trattato commerciale UE-USA) è un po’ più conosciuto dello scarso anno ( dal 14 al 18%) ma ancora da una piccola minoranza. Ma appena si domanda un giudizio su alcune conseguenze ‘ agricole ‘ del TTIP le cifre impennano. Solo il 2% è disponibile a vedere sugli scaffali pollo trattato con il cloro o carni agli ormoni ovvero i prodotti in commercio negli USA .
“Questi risultati confermano la crescente attenzione degli italiani alla sicurezza alimentare – ha commentato Antonio Noto, direttore di IPR- marketing – e anche la maggiore stima sociale di cui godono gli agricoltori grazie alle nuove attività multifunzionali”.

“Quando quel 18 Maggio 2001 firmai il decreto legislativo  che liberò le imprese agricole italiane da limiti anacronistici e voluti da precise lobby – commenta Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’agricoltura che introdusse la multifunzionalità agricola – pensavo di fare una cosa giusta di cui sono orgoglioso ma mi aspettavo addirittura di innescare una rivoluzione cosi positiva per ambiente, consumatori e occupazione. È davvero bello vedere tanti giovani e non solo avvicinarsi alla terra e creare tante nuove attività da agriturismi a agriasili,fattorie didattiche e sociali,  agrosport, agroenergie, Farmer’ Market e botteghe di vendita diretta,perfino agriospizi”.

“Proprio allora adottai una pecora per aiutare i pastori dell’Abruzzo e ora ritrovo il boom delle agro-adozioni – conclude Pecoraro Scanio, oggi docente di ecoturismo alle università di Milano e Rome e presidente della fondazione Univerde, aggiungendo: “Proprio del difendere e far crescere questa agricoltura amica del lavoro,dell’ambiente e dei consumatori occorre difendere la distintività del nostro modello italiano e bloccare ciò che vuole omologarci come Ogm o TTIP”.